Omeopatia: il prologo
Vediamo se riesco, con un po’ di matematica, a farti capire perché l’omeopatia non può funzionare.
Siamo in inverno e la tipica malattia invernale è il mal di gola, determinato dall’infiammazione acuta della laringe o della faringe. Nella stragrande maggioranza dei casi, la causa è virale per cui non ci sono farmaci efficaci e bisogna affidarsi al sistema immunitario, più o meno attivo in ciascuno di noi. Se proprio vogliamo dare una mano all’organismo, l’unica cosa da somministrare sono gli antiinfiammatori.
Se compaiono anche delle placche biancastre sulle tonsille, molto probabilmente lo streptococco, un batterio, sta approfittando del fatto che il sistema immunitario sia impegnato a combattere l’infezione virale e, qualora lo si fosse individuato, prenditi l’antibiotico che il medico ti ha prescritto senza pensarci su due volte.
La soluzione del farmacista strambo: l’omeopatia
Cosa propone invece l’omeopatia? Mercurius solubilis 30 CH…
In cosa consiste il preparato omeopatico? Trattasi di granuli di saccarosio (sì lo proprio lo zucchero che metti la mattina nel caffè) sui quali viene nebulizzata la soluzione del preparato omeopatico. Fatta questa premessa, che comunque ci tornerà utile in seguito, passiamo a dire che per quanta acqua metterai sopra al mercurio, questi sarà estremamente riottoso a passare in soluzione, visto che la sua solubilità in acqua, a 20°C, è circa 0,02 mg/L (circa 20 milionesimi di grammo di mercurio per ogni litro di acqua, o 20 ppm se ti piace). Cosa userà allora il valente omeopata? Forse, un sale di mercurio. Anche i sali di mercurio, però, hanno una scarsa propensione alla solubilità (Qualis pater, talis filius avrebbe detto Catullo).
Omeopatia e prodotto di solubilità. Il gioco si fa duro.
Prendiamo uno dei sali di mercurio più solubili che si conoscano: il solfato mercurioso.
In acqua, il solfato mercurioso si dissocerà dando 2 ioni mercurio(I) e 1 ione solfato.
Hg2SO4 → 2Hg++ SO42-
Ma quanto sale si scioglie? Tanto quanto ne consente il “prodotto di solubilità” (Kps).
In altre parole, la Fisica ci dice che non posso sciogliere sale all’infinito. Il “prodotto di solubilità” del solfato mercurioso è 6.5·10-7 mol3·L-3.
Credimi sulla parola (se invece sei scettico o molto volenteroso, clicca qui) quando ti dico che deve essere rispettata la seguente equazione:
[Hg+]2 · [SO42-] = 6.5·10-7 mol3·L-3
che si legge: la concentrazione dello ione mercurio(I) al quadrato (perché si formano 2 ioni) per la concentrazione dello ione solfato (senza alcun esponente perché si forma un solo ione) deve essere uguale alla costante “prodotto di solubilità”.
Dalla chimica alla matematica
Poiché le concentrazioni sono incognite, chiamiamo x la concentrazione dello ione solfato, e ovviamente 2x sarà la concentrazione dello ione mercurio(I) perché la quantità di ione mercurio(I) che si forma è il doppio di quella del solfato. Ora, dandoti l’equazione col cucchiaino:
(2x)2 · x = 6.5·10-7 → 4 · x2 · x = 6.5·10-7 → 4 · x3 = 6.5·10-7 → x3 = 6.5·10-7 : 4 → x3 = 1.625·10-7 mol3·L-3
Questa è un’equazione di terzo grado pura e deve avere 3 soluzioni, ossia le 3 radici cubiche di 1.625·10-7 mol3·L-3.
Due sono immaginarie complesse:
x = -0.00272848 + 0.00472587i
x = -0.00272848 – 0.00472587i
Una è reale:
x≈0.00545696
Dalla matematica alla fisica: quante molecole ci sono?
Trattandosi di quantità fisiche, ci prendiamo solo quella reale. Poiché x=0.0055 è la concentrazione dello ione solfato, la concentrazione del mercurio(I) sarà il doppio ossia 0.0110. Va bene, ma… in che unità di misura si misurano le concentrazioni? In moli per litro. Quindi non puoi preparare una soluzione acquosa di solfato mercurioso in cui la concentrazione di ioni mercurio(I) sia maggiore di 0.0110 moli/Litro (in pratica, se provi a sciogliere più di 2.73 grammi di solfato mercurioso in acqua, l’eccesso si deposita sul fondo).
Ma una mole di ioni mercurio(I), quanti ioni sono? Se ti chiedessi un paio di uova, me ne daresti subito 2; se te ne chiedessi una dozzina, me ne daresti 12; se ti dicessi che ho circa 10 lustri di vita, sapresti che ho circa 50 anni. Bene, una mole di ioni sono 6.02214076 · 1023 ioni. Questo numero è noto come costante di Avogadro. Ne consegue che, in una soluzione acquosa e satura di solfato mercurioso (cioè non ci puoi sciogliere altro sale), ci sono:
0.0110 moli/Litro · 6.02214076 · 1023 ioni/mole ≈ 6.6·1021 ioni di mercurio/Litro
Omeopatia e diluizioni
Che significa 30 CH? Significa 30 diluizioni centesimali: prendo 1 litro della mia soluzione di ioni mercurio(I) e lo diluisco con 99 litri di acqua. Da questa nuova soluzione, prendo 1 litro e lo diluisco con 99 litri di acqua e reitero questa cosa altre 29 volte.
Quando faccio una diluizione centesimale, il numero di ioni di mercurio(I) diminuisce di 100 volte (10-2). Applichiamo le proprietà degli esponenziali: il prodotto di due esponenziali che hanno la stessa base (a noi la base è 10) è un esponenziale che ha per coefficiente il prodotto dei coefficiente (a noi un coefficiente è sempre 1), per base la stessa base (10) e per esponente la somma degli esponenti.
- 01 CH = 6.6·1021 ioni/Litro · 10-2 = 6.6·1021-2 ioni/Litro = 6.6·1019 ioni/Litro
- 02 CH = 6.6·1019 ioni/Litro · 10-2 = 6.6·1019-2 ioni/Litro = 6.6·1017 ioni/Litro
- …..
- 10 CH = 6.6·103 ioni/Litro · 10-2 = 6.6·103-2 ioni/Litro = 6.6·101 ioni/Litro = 66 ioni/Litro
- 11 CH = 6.6·101 ioni/Litro · 10-2 = 6.6·101-2 ioni/Litro = 6.6·10-1 ioni/Litro = 0.66 ioni/Litro
Vale a dire che all’undicesima diluizione centesimale, la concentrazione è meno di 1 ione mercurio(I) per litro; immagina cosa possa esserci a 30 CH: il NULLA, della semplice e pura acqua.
Appare ovvio che non partendo da soluzioni sature di solfato mercurioso e non usando litri, ma frazioni, si arrivi a concentrazione nulla molto prima di 11 CH. Per avere un ordine di grandezza di paragone, ti dico che 30 CH significa diluire un qualcosa 1060 volte e che il numero stimato di atomi nell’intero universo è solo un po’ (si fa per dire) più grande: 1080 . Tuttavia, horribile dictu, esistono anche preparati come “Candida albicans 200 CH“, qualcosa che è diluito 10400 volte, un numero che non oso neanche pensare, per quanto è grande.
Omeopatia e memoria dell’acqua
A questo punto, il solerte omeopata ti controbatte che l’acqua “ha memoria” delle molecole con cui è venuta a contatto.
Vero… ma… la memoria della rete di legami idrogeno dell’acqua viene smarrita nel giro di 50 femtosecondi (50 milionesimi di miliardesimi di secondo), più rapidamente che in ogni altro liquido (http://www.lescienze.it/news/2005/03/12/news/le_velocissime_fluttuazioni_dell_acqua-585207/).
E poi… perché l’acqua si dovrebbe ricordare del mercurio che sto mettendo adesso e non delle miriadi di virus, batteri, tossine, farmaci, metalli e chi più ne ha più ne metta con cui è venuta a contatto prima? Ha una memoria selettiva? Inoltre, perché si dovrebbe ricordare delle proprietà “curative” e non di quelle tossiche?
Omeopatie e minzioni omeopatiche
Non ti ho ancora convinto? Allora facciamo un altro esempio più profano.
Hai mai fatto una bella pisciatina a mare? Non mentire, l’hai fatta per certo!
Il Mediterraneo ha una superficie stimata di circa 2.500.000 km2 per una profondità media di 1.5 km = 3.75·106 km3 = 3.75·1015 m3 = 3.75·1018 Litri.
Supponiamo di avere la vescica proprio piena. La vescica contiene intorno ai 300 mL, ma siccome io sono maschio, facciamo che la mia, quando è piena, contenga proprio 375 mL = 3.75·10-1 Litri.
Quindi la mia pisciata nel Mediterraneo verrà diluita 1019 volte ossia 9.5 CH. Quindi, se fosse vero, avrebbe conseguenze disastrose sull’intero ecosistema del Mediterraneo, considerando che mercurius solubilis 9 CH viene venduto in farmacia. Ti pare possibile? No! Dice l’omeopata: “Uno dei principi base dei rimedi omeopatici è che più è diluito maggiore è l’effetto”. Ah… perciò fate “Candida albicans 200 CH”, una Bomba Zar praticamente. Quindi, considerando che il Mediterraneo non è un mare chiuso, non appena la mia pisciatina supera lo stretto di Gibilterra e si diluisce nell’acqua degli altri oceani, devo avere per forza sterminato più di un ecosistema, perché arrivo a circa 11 CH! Tuttavia, seguendo questa logica, per avere l’effetto massimo basta non prendere niente, ossia bere della purissima acqua distillata (e qua direi: Scacco matto).
Sì, ma io con l’omeopatia sto meglio…
Ma cosa ti stai curando? Il raffreddore? Il raffreddore passerà comunque nel giro di una settimana, con o senza farmaci; con o senza omeopatia (dice mio padre che il raffreddore, senza farmaci, dura una settimana; coi farmaci, 7 giorni). Dimenticate che le guarigioni di “mali minori” avvengono molto spesso per fatti spontanei (grazie a Dio abbiamo un sistema immunitario), per effetto placebo (a seguito della semplice somministrazione di qualche cosa) o perché contemporaneamente sto prendendo anche un vero farmaco, o perché il fatto non sussiste cioè non c’è la malattia o è stata mal diagnosticata. Se l’omeopatia avesse un minimo di valore scientifico, la medicina “tradizionale e allopatica” non avrebbe alcuna difficoltà ad usarla, visto che l’obiettivo del medico è quello di curare con la massima efficienza ed efficacia.
Rimangono sconcertanti la dichiarazioni di Christian Boiron, direttore generale del Gruppo Boiron, leader mondiale dei farmaci omeopatici che, durante un’intervista al Corriere della sera del 28/05/2017, afferma:
Quand’è l’ultima volta che ha preso un antibiotico?
«L’anno scorso, dopo l’estrazione di un dente del giudizio».
E l’ultima che ha preso un’aspirina?
«Stamattina. La cardioaspirina la prendo tutti i giorni».
A chi veramente giova l’omeopatia?
Ti ricordi che all’inizio ti ho detto che la soluzione omeopatica viene nebulizzata su granuli di saccarosio (normalissimo zucchero da cucina)? Bene. Se volessi acquistare on line il famigerato Mercurius solubilis 30 CH, il prezzo più basso che sono riuscito a trovare è di circa 7€ (devi tenere conto delle spese di spedizione…) per un tubetto che contiene 4 grammi di saccarosio. Ti rendi conto che hai appena comprato dello zucchero a 1750€ al chilo? A chi fa bene l’omeopatia? A te o a Christian Boiron?
Complimenti! Ironia e rigore scientifico nella giusta diluizione!😀